La Finale che vogliamo

By 30 Aprile 2009 Il Progetto 2009 No Comments

  Vogliamo costruire una città di luoghi di incontro per i vecchi ed i giovani aperta alla discussione e alla festa, una vera e propria Casa delle genti dove ci sia posto per tutti gli esseri viventi.

Una città che continui a produrre oggetti e pensieri, beni e non merci e che si proietti nella nuova possibilità di un altro modo di costruire e consumare fuori dal modello petrolio + automobile per giungere alle nuove teorie della decrescita solidale, nel nostro piccolo Comune come nel mondo (“nostra patria è il mondo intero”, non è solo un antico canto ottocentesco, ma una visione del presente). Una città aperta, il più possibile sgombra da pregiudizi, democratica, in cui nessuno sia combattuto o messo ai margini.

Una città della pace, intesa come un luogo in cui si persegue con convinzione l’ idea di pace, intesa come piacere di vivere insieme. Non dovere di vivere insieme, ma piacere. La Finale Città per la Pace non è la Finale dei pacifisti. O almeno non solo. La città per la Pace riconosce il desiderio di pace che c’è in ogni uomo, vicino e lontano, e lo associa al desiderio di felicità.

La Finale per la Pace è una Finale bella, perché la bellezza è un valore. Ed è anche qualità della vita; è una Finale curata, perché si ha più piacere a stare insieme in un luogo curato. Una città che protegge i deboli a partire dalla eliminazione di tutte le barriere architettoniche.

La Finale per la Pace è ricca di verde, di parchi, di piazze, di luoghi destinati all’ aggregazione tra le persone , di luoghi puliti e anche sicuri. 

Con questo spirito pensiamo che avrebbe davvero senso scrivere all’ ingresso di Finale: “Città per la Pace ed i Diritti Umani”.

Giorgio La Pira non viene ricordato per come ha sistemato bene le strade o i marciapiedi di Firenze. Viene ricordato perché ha dato alla sua Città un grande ruolo internazionale nella ricerca della Pace. Ha dato orgoglio ai suoi cittadini, protagonisti di questo ruolo. Gli ha regalato un grande sogno .

Perchè Finale sia una vera città dei diritti (diritto al lavoro, all’istruzione, alla sicurezza, alla giustizia) proponiamo un atto concreto da parte del consiglio comunale che consenta alla città di assumersi le proprie responsabilità. L’ adesione alla rete di Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie Avviso Pubblico; questa è una rete di Amministratori di Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane nata nel 1996 per promuovere azioni di prevenzione e contrasto all’infiltrazione mafiosa nel governo degli enti locali e per aggregare, tra questi ultimi, quelli che hanno manifestato o manifestano il loro interesse verso percorsi di educazione alla legalità democratica. Le mafie non sono solo un problema di ordine pubblico, ne sono solo un problema per le regioni meridionali. Esse rappresentano una forte insidia alla convivenza civile, alla saldezza e alla credibilità delle istituzioni democratiche, al corretto funzionamento dell’economia.

Partecipazione

per noi è un punto fondamentale della attività amministrativa che permette al cittadino di essere parte attiva nella vita della città. Vogliamo valorizzare il lavor d’équipe in cui gli eletti siano i portavoce di un gruppo di cittadini e cittadine pensano e fanno. Per questo ci impegnamo ad applicare l’alternanza del mandato realizzata semplicemente con le dimissioni a metà mandato degli eletti. Crediamo che questo impegno all’ alternanza possa costituire uno strumento valido alla deriva leaderistica della politica che sempre di più si configura in un’ottica di affidamento al “principe” – sempre piu’ solo, sempre piu’ potente, sempre piu’ attivo, in mezzo alla passivizzazione politica della ‘gente’. Inoltre, la possibilità per più persone elette di partecipare ed acquisire competenze rispetto al funzionamento della “cosa pubblica” aumenta il capitale sociale della città. La necessaria continuità e coerenza del nostro progetto è garantita dal lavoro di squadra che consentirà agli eletti di portare la voce comune (e non la propria).

Per ciò che riguarda l’attività amministrativa proponiamo:

  • l’ apertura di un canale youtube per la trasmissione del Consiglio Comunale,

  • la convenzione con una radio locale per la trasmissione del Consiglio Comunale,

  • la publicizzazione più ampia possibile (via e-mail, con affissioni etc..) dei verbali dei consigli comunali,

  • L’ assunzione del Bilancio Partecipativo come modalità di decisione collettiva nell’ utilizzo dei fondi pubblici ormai utilizzata in diverse municipalità anche italiane,

  • l’ uso del referendum, del dibattito pubblico e di altri strumenti di partecipazione diretta dei cittadini che consentano di far sentire la propria voce di fronte alle scelte cruciali. [il primo punto in cui proporre il referendum potrebbe essere per esempio il Parco del Finale].

  • il question time aperto ai cittadini all’inizio di ogni Consiglio Comunale.

 

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