Un comune può fare concretamente qualcosa per ridurre l’ inquinamento e migliorare lo stato dell’ ambiente?
Le azioni comuni quelle che sembrano più innoque come acquistare la carta per le stampanti o assegnare gli appalti per le mense e per le pulizie possono avere effetti sullo stato di salute del nostro pianeta.
La Pubblica Amministrazione, quindi anche il nostro Comune, possono orientare i comportamenti delle
imprese e dei mercati.
In Italia la spesa della Pubblica Amministrazione è il 17,5% del PIL. Di questa spesa il 18,8% è rappresentato dai Comuni che da soli spendono 22 miliardi di euro [dati 2005 – fonte ISTAT]
Il Comune è un importante consumatore e può svolgere un ruolo fondamentale.
I Comuni possono sostenere gli acquisti verdi, ossia quei prodotti e servizi ambientalmente preferibili, cioè quei prodotti e servizi che un minore effetto sulla salute umana e sull’ ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati per lo stesso scopo.
Gli acquisti verdi, spesso indicati con la sigla inglese GPP [Green Public Procurement], sono uno strumento di contenimento della spesa pubblica secondo la logica del ciclo di vita completo di un prodotto che oltre al costo iniziale di un prodotto/servizio tiene in considerazione anche i costi indiretti della gestione, dell’ utilizzo e dello smaltimento.
Dal punto di vista pratico l’ adozione degli acquisti verdi da parte dei Comuni consiste nell’ inserire criteri di qualificazione ambientale nella domanda per l’ acquisto di beni e servizi. I criteri di applicazione degli acquisti verdi potrebbero quindi essere:
- Inserimento di criteri di preferibilità ambientale nelle procedure di acquisto, nell’ ambito dell’ offerta economicamente più vantaggiosa.
- Possibilità di considerare sistemi di etichettatura ambientale come prove per la verifica dei requisiti ambientali richiesti.
- possibilità di considerare le certificazioni dei sistemi di gestione ambientale [EMAS-ISO14001] come mezzi di prova per la verfica delle capacità tecniche dei fornitori.
Anche il nostro Comune può contribuire, in modo semplice, senza rivoluzioni nello stile di vita, alla promozione di uno sviluppo sostenibile. Inoltre così facendo Finale Ligure darebbe “il buon esempio” contribuendo a cambiare in maniera sostenibile gli acquisti di altri enti o dei suoi cittadini.
Cambiare si può: cominciamo.
Per informazioni www.acquistiverdi.it , www.compraverde.it