L’ acqua è l’ elemento essenziale della vita: compone per il 70% il nostro corpo ed è di granlunga l’ elemento predominante sulla terra.
Tanto che qualcuno ha fatto notare che il nostro pianeta avremmo dovuto chiamarlo ACQUA e non TERRA.
Un elemento così prezioso finora è stato maltrattato svenduto sfruttato ed avvelenato senza riguardo.
E’ ora di cambiare, l’ acqua non deve essere considerata una merce ma un bene preziosissimo per la comunità. Un bene così prezioso che non si può vendere nè comprare: l’ acqua è un diritto inalienabile di ogni essere vivente.
Quindi il servizio idrico è un servizio di carattere generale, che deve essere sganciato da qualsiasi logica economica. Perchè se è una merce, diventa naturale incentivarne l’ uso ed il consumo, mentre al contrario dobbiamo evitarne gli sprechi.
L’ acqua è di tutti: da tutti deve essere preservata e tutti devono poterla avere.
Mercoledì 30 Settembre il consiglio comunale voterà lo statuto dell’ ATO della provincia di Savona. Si tratta dell’Istituto, che fino ad oggi operava separato per l’ambito dei rifiuti e della gestione acque, che da domani diventerà un soggetto unico. La preoccupazione è che attraverso le norme recenti si possa passare a considerare l’acqua come una fonte di guadagno e non certo come un bene comune, universale da garantire, che sia a disposizione di tutti e senza alcun tipo di distinzione soprattutto di carattere economico.
Per portare all’attenzione di tutti questa problematica domani sarebbe importante prendere posizione con un importante gesto: modificare lo statuto comunale, introducendo una voce specifica che faccia riferimento all’acqua ed alla sua gestione, non come fonte di guadagno ma come bene per tutti in primis.
Una norma che 7 comuni della provincia di Imperia senza distinzioni di schieramento politico hanno già approvato. Una norma di buone senso.
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