8 MARZO Festa DELLA o Festa ALLA donna?
Dal 1° gennaio a oggi la stampa ha riportato la notizia dell’assassinio di 19 donne, ma il numero potrebbe essere inferiore alla realtà.
Ogni 3 giorni in Italia una donna muore assassinata per mano di un uomo.
Secondo dati ufficiali sulla criminalità in Italia, quasi il 75% degli omicidi di donne avviene in famiglia (parenti, mariti, conviventi, amanti, ex, conoscenti).
I dati europei non consolano: uno studio del Consiglio d’Europa denuncia che la violenza domestica è la più rilevante causa di morte e invalidità per le donne tra i 16 e i 44 anni di età. Un’incidenza superiore a quella dei tumori e degli incidenti automobilistici.
Il femminicidio è un problema sociale, non riconducibile alla dimensione privata, è un fenomeno trasversale riscontrabile in tutte le classi e in tutti i contesti geografici.
Una donna su tre subisce nel corso della vita qualche forma di violenza.
Il femminicidio è un’emergenza della collettività.
Non proviene soltanto dal singolo uomo ma anche dalla società che lo favorisce o lo provoca attraverso le sue discriminazioni, i suoi stereotipi e le sue istituzioni, attraverso il costante esercizio di potere che priva la donna della sua soggettività e la riduce a soggetto impossibilitato a decidere liberamente del proprio corpo, della funzione riproduttiva, dell’uso della propria immagine, che la pone in condizioni di inferiorità economica e lavorativa.
È necessaria una campagna d’informazione e di educazione capillare sulle tematiche di genere. È necessario rendere effettivi gli strumenti di tutela disponibili, potenziare i finanziamenti ai centri antiviolenza e la formazione di chi presta soccorso alle donne che subiscono violenza.
La violenza contro le donne riguarda molto da vicino gli uomini: quelli che la agiscono e quelli che non vogliono rendersene complici chiudendo gli occhi.
DONNE E UOMINI INSIEME PER RICONOSCERE E CONTRASTARE LA VIOLENZA DI GENERE !