PIA è un quartire trascurato e degradato e gli abitanti hanno semplicemente ragione quando lo ricordano all’ amministrazione. E’ bene chiarire che questa Amministrazione tradirà la fiducia degli abitanti di Pia anche nei prossimi anni. Le opere pubbliche infatti si realizzano con i soldi e non con le promesse, e i soldi per Pia nel bilancio che la giunta ha presentato sono ben pochi, 170.000 euro per sistemare il ponte di Pia su 13 milioni di euro di investimenti. Poi c’è qualche promessa per il 2011..
Per rivitalizzare questo quartiere serve ben altro. A Pia la speculazione edilizia ha inferto duri colpi al territorio. Lo sproporzionato allargamento dello Sciusa ha lasciato un grande letto di fiume vuoto, con qualche pozza di acqua stagnante. Mi chiedo cosa sarebbe il viale senza le Palme, eppure a Pia questa amministrazione ha tagliato i maestosi alberi del lungo Sciusa senza indugi. Ha lascianto Pia spoglia, e cinque anni dopo la fine dei lavori, il ponte medioevale è ancora da sistemare. Il quartiere è in affanno: gli esercizi commerciali continuano a chiudere e il grande impegno del CIV o dei Garosci non riesce ad arrestare il declino.
Pia potrebbe migliorare, ma occorre agire con decisione in tre direzioni: eliminazione del degrado, valorizzazione del territorio, creazione di eventi turistici . Dal punto di vista pratico occorre, per prima cosa, risistemare immediatamente il sottopasso, la parte di viale mai completata, i giardini ed i marcipiedi. Parallelamente si dovrebbe valorizzare gli angoli più prezioni come l’ antica via Madonna, l’ uliveto centenario dei De Raymondi e l’ animata via molinetti, la piazza dell’ Abbazia, il molo.
Infine è necessario riportare le persone a passeggiare a FinalPia organizzando qualche manifestazione turistica di rilievo, per esempio delocalizzando parte del Festival dell’ agroalimentare.
In altre parole bisogna dare a questo quartiere delle opportunità. Opportunità di sviluppo per il turismo ed il commercio ed opportunità di migliore qualità della vita per gli abitanti.
FinalPia, la porta ingresso del borgo antico di Calvisio, e dei sentieri naturalistici e storici come Val Ponci, potrebbe tornare bella e viva come tanti anni fa.