Il Coraggio della Trasparenza non cè

By 3 Luglio 2010 Ultime No Comments

 All’ ultimo consiglio comunale abbiamo chiesto una commissione consiliare speciale, per fare chiarezza sullo stato della depurazione. Sarebbe stato un atto di trasparenza amministrativa. Ma l’ amministrazione ha rifiutato. Certo la trasparenza richiede il coraggio di sottoporsi alle critiche ed anche la certezza delle proprie azioni. Rifiutato. Con l’ unica eccezione del consigliere Colombo che si è astenuto.

 Eppure una comunicazione trasparente con le categorie economiche della città, con i cittadini e con i turisti sullo stato della depurazione era necessaria. L’ impianto di depurazione delle acque reflue che collega Finale Ligure a Savona da quando due anni fa è stato dichiarato funzionante è stato soggetto a numerose e ripetute problematiche che ne hanno limitato il funzionamento a pochi mesi in due anni. Questo malfunzionamento ha causato un serio danno di immagine alla città di Finale Ligure con ripercussioni negative sulle attività turistiche, commerciali ed alberghiere. Tutto questo dopo una spesa di più di 10 milioni di euro.

La depurazione poteva essere il primo passo di un nuovo patto di cittadinanza per promuovere la trasparenza delle azioni amministrative e una effettiva partecipazione delle minoranza alle azioni di controllo.

Avevamo proposto di istituire al più presto una Commissione consiliare sulla Depurazione con il compito di:

  • Redigere una analisi sulle motivazioni dei problemi finora riscontrati, individuando le cause e le eventuali responsabilità.

  • Prospettare una piano d’ azione per dotare la città di un sistema di depurazione efficiente ed affidabile.

 La maggioranza ha respinto. Per accettare le critiche ci vuole più coraggio.

Aspettiamo la relazione tecnica del nuovo dirigente dei lavori pubblici.

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