Nonstante il calo del turismo balneare sia un dato di fatto, confermato dai Presidenti di AssHotel, di FederAlberghi e dell’Associazione Bagni Marini, il Sindaco di Finale chiede di attendere per fare le sue valutazioni, e contemporaneamente ironizza sulle affermazioni della lista “PerFinale”,criticando l’insistenza per la realizzazione del “Parco Naturale”.
I problemi dell’universo mondo -come dice il Sindaco- non si risolvono con un Parco, ma non voler riconoscere che nelle Aree Protette e nei Parchi italiani la crisi del turismo non è sentita, e al contrario si rileva una crescita delle presenze, vuol dire negare l’evidenza.
Le presenze nell’ area del parco delle Cinque Terre sono aumentate del 5% tra il 2009 e il 20101.
Il Presidente di AssHotel Filippo Donati ha recentemente dichiarato: “La crisi del turismo è generalizzata, ma il mare soprattutto è in costante declino. Nel 2006 il mare era la meta del 73% di vacanzieri, ora le stime sono del 47%. Sono cambiate le abitudini dei consumatori che diversificano le loro vacanze a favore della montagna, di vacanze verdi e di percorsi culturali che sono in costante ascesa.”
Un autorevole suggerimento per rimontare la crisi viene dal Presidente della Federazione Nazionale degli Albergatori che ritiene necessario “pubblicizzare il nostro periodo invernale, sicuramente imbattibile dal punto di vista climatico e naturalistico”.
Ignorare questa realtà e le analisi degli esperti del settore, è molto preoccupante.
Nel Finalese il lavoro di alcuni operatori turistici illuminati già oggi mette in risalto le grandi potenzialità di un entroterra che mantiene ancora la sua bellezza grazie all’ impegno degli abitanti contro la speculazione.
Crediamo che la bellezza del nostro territorio vada preservata e ulteriormente valorizzata. Come il riconoswcimento di Finalborgo come uno borghi più belli d’ italia ha contribuito al riconoscimento del fascino del Borgo, riteniamo che l’ istituzione del Parco consoliderebbe l’ alto valore naturalistico e paesaggistico del nostro territorio che contribuirebbe a rilanciare il turismo.
Circa le considerazioni del “Comitato Antiparco”, vorremmo venisse fatta un po’ di chiarezza:
il Comitato è fortemente dominato dalla Lega Nord tanto adottarne lo slogan “Padroni a casa nostra”. La matrice politica del comitato, orienta il consenso in periodo elettorale, ma promuove una disastrosa azione di isolamento e impedisce un dialogo senza pregiudizi.
La logica padroni a casa nostra, in Liguria dove si vive sempre di più di turismo è difficilmente comprensibile.
La maggior parte dei nostri turisti provengono da Comuni e Regioni del Nord Italia in cui sono state istituite numerose Aree Protette e Parchi Naturali gestiti anche dalla Lega. Provengono da zone dove ci si batte per valorizzare il territorio e istituire i parchi.
Dobbiamo riflettere e chiederci cosa avrà pensato un turista lombardo appassionato di trekking che apprezza il finalese leggendo il manifesto del comitato antiparco. Forse ne avrà dedotto che se i finalesi non volevano il Parco non era gradita nemmeno la presenza di chi vuole camminare nei boschi. Se lo stesso turista avesse anche letto sei mesi prima le dichiarazioni dell’ assessore Luzi che proponeva di vietare l’ accesso ai boschi durante la caccia avrebbe sicuramente dedotto di non essere ben voluto da una buona parte di residenti.
Non si sceglie come meta per le vacanza una località dove si è mal accettati.
Dobbiamo smettere le polemiche, per occuparci della crisi del nostro principale settore il turismo. Dal turismo dipendere l’ occupazione ed il benessere di gran parte della popolazione. Non è un problema da sottovalutare.