Grande cordoglio dei “Verdi”Finalesi e della Lista “Per Finale” per l’infame assassinio di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica- la Portofino del Cilento.
Il “Sindaco ecologista” era stato eletto per la prima volta nel ’95 come esponente dei “Verdi” locali. Si era distinto prima di tutto come uomo onesto, schierato contro ogni forma di illegalità e la Magistratura ipotizza in un “no alla camorra” la motivazione del delitto.
Era impegnato per uno sviluppo sostenibile e per un turismo rispettoso dell’ambiente.
Prima sua azione: far funzionare il depuratore per un mare sempre pulito, facendo guadagnare per il suo paese le “5 Vele di Lega Ambiente” e le “Bandiera Blu”.
Diventato Presidente della “Comunità del Parco del Cilento avviò diversi progetti innovativi.
Realizzò in tutta quell’area della Campania la raccolta differenziata, quale esempio da seguire per una Regione martoriata dalle discariche abusive.
Creò oasi per far rifiorire i gigli di mare sul litorale bonificato,ottenendo riconoscimenti dall’UNESCO.
Con il Sindaco Vassallo, Pollica era diventato Comune coordinatore di un progetto d’avanguardia finalizzato all’indipendenza energetica del territorio e dei 73 Comuni del “Parco del Cilento” e del “Vallo di Diano”.
Progetto basato sul risparmio energetico e sulla riduzione nell’uso di fonti fossili, sull’uso razionale dell’energia – per l’ efficienza energetica e per l’ utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
Nella visione del Sindaco, l’autonomia energetica doveva essere affiancata alla valorizzazione delle produzioni locali, alle risorse del territorio, ovvero alla cosiddetta “filiera corta”.
Vassallo si batté, inoltre, perché il porto venisse gestito dal Comune, non dai privati e ultimamente aveva ostacolato un’operazione sospetta su un immobile che si trovava proprio nell’area del porto.
Forse questo fatto è all’origine del delitto.
Nella memoria e nel rispetto per il sacrificio di questo uomo onesto, tutti gli ambientalisti devono moltiplicare il loro impegno perché la salvaguardia dell’ambiente, anche nella Liguria e nella Provincia di Savona, vada di pari passo con la difesa della legalità e della dignità delle persone che qui vivono.