I documenti presentati nell’ambito del Convegno sul Turismo a Finale del 12 ottobre scorso, sono molto chiari: le mete culturali e ambientali sono quelle oggi più gradite.
Il Turismo eno-gastronomico ed il Turismo culturale precedono il Turismo balneare-(Matteo Montebelli-Centro Studi Touring Club Italiano).
In generale si deve comunque registrare una flessione significativa degli introiti nei settori economici legati al Turismo.
Per questo si deve dire basta alle incertezze ed avviare azioni più incisive, anche nel Ponente Savonese.
In questa ultime settimane abbiamo visto la presa di posizione, di autorevoli esponenti del mondo della politica e della cultura, a favore di un “Parco delle Tre Terre”comprendente Varigotti, l’Altopiano delle Manie e Noli.
Nei giorni scorsi anche il Sindaco di Finale, Flaminio Richeri si è dichiarato favorevole alla proposta.
L’iniziativa è interessante anche se i “Verdi” preferirebbero un Parco Naturale di dimensioni più ampie : i motivi sono di natura archeologica, geologica, naturalistica e storica.
Ragioni che individuano l’unicità territoriale finalese su tutto il tratto costiero: da Bergeggi a Pietra Ligure, verso l’entroterra, compresi i Comuni insediati su quel substrato veramente originale e unico che è la Pietra di Finale:
Su questa pietra sboccia – unica al mondo – la ‘campanula isophylla’ . In essa si aprono circa 400 caverne,note a tutto il mondo scientifico, che hanno ospitato i nostri antenati (dal Neanderthal nella Grotta delle Fate, al “Principe” delle Arene Candide sulla Caprazoppa).Tanto è vero che anche i contrari al Parco Naturale sostengono comunque la necessità di un Parco Archeologico.
I “Verdi”si rendono conto di come,in una prima fase,la limitazione al contesto Varigotti-Manie-Noli consentirebbe prospettive per un buon lancio,a tempi brevi, sul mercato turistico. Un elemento di immagine da lanciare facilmente su internet,strumento oggi fondamentale per una promozione turistica efficace.
In questo contesto però non possiamo nascondere valutazioni molto critiche nei confronti della Lega Nord la quale non solo è rimasta silenziosa sulla proposta di “Parco delle Tre Terre”,che lo stesso Sindaco Richeri ha considerato capace di “portare crescita e tante idee”, ma arrampicandosi sugli specchi continua a parlare del Parco del Finale come di un pericoloso carrozzone, nascondendo la realtà di tantissimi Comuni che, da lei amministrati, sono ben felici di far parte di tanti Parchi Naturali estesi oggi sul 22% della Lombardia.
Gli ultimi dati statistici parlano chiaro: il Turismo Ambientale fa aumentare le presenze negli alberghi e porta maggior occupazione.
I “Verdi” ritengono quindi politicamente irresponsabile ignorare questo aspetto in un momento di crisi.
Le produzioni dell’agricoltura e della pastorizia vedono una grande crescita in tutte le Aree Protette avendo queste la possibilità di fruire di prestigiose “Denominazioni d’origine”.
Detto questo i “Verdi” sono favorevoli alla riapertura di un dibattito serio e approfondito, già sollecitato anche da altri Partiti.