La legge-quadro1 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate ribadisce tra le finalità quella di predisporre “interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale della persona handicappata”.
Cosa fa il comune di Finale Ligure per gli handicappati redigendo il piano degli arenili? Propone la realizzazione di una spiaggia attrezzata per persone con handicap differenti (handicap fisici, problemi alimentari, …) .
Noi crediamo che la creazione di una nuova spiaggia per portatori di handicap rappresenti una scelta di ghettizzazione delle persone diversamente abili culturalmente arcaica ed ormai abbandonata in tutto il mondo civile che deve essere assolutamente respinta.
Se il comune voleva veramente impegnarsi a favore delle persone con handicap poteva come primo passo far effettivamente rispettare la Legge che stabilisce come tutte le concessioni demaniali per gli impianti di balneazione ed i loro rinnovi siano subordinate alla visitabilità degli impianti2 e all’effettiva possibilità di accesso al mare delle persone handicappate. Se il Comune di Finale Ligure voleva veramente fare qualcosa di più poteva, di concerto con l’ associazione bagni marini, creare una dotazione per tutte le spiagge, libere ed in concessione, di strumenti che consentano la libera fruizione di tutti gli arenili per tutti i cittadini che lo desiderassero.
L’ uso di sedie adeguate e in genere di attrezzature per facilitare l’ accesso al mare, i servizi di fisioterapia per assistere i portatori di handica
p che volessero visitare Finale Ligure dovrebbe essere a disposizione in tutti gli stabilimenti eventualmente attivabili con un servizio di prenotazione/chiamata.
Le scelte di un comune in materia di handicap sono importanti: possono promuovere la partecipazione o la solitudine, l’integrazione o l’esclusione. Inviatiamo il Comune di Finale Ligure a rivedere la proposta della “realizzazione in località Capo San Donato di una nuova spiaggia libera comunale appositamente attrezzata per persone con difficoltà motorie, con annesso chiosco-bar per la somministrazione di specifici alimenti per persone che soffrano di problemi e intolleranze alimentari (es. celiachia, ecc.)”.
