Donne.
100 anni di festa della donna.
Una festa per riflettere e cercare di dare alle donne le stesse possibilità dell’ uomo.
Jacques Diouf, direttore generale della Fao, afferma: «Se vogliamo vincere in modo sostenibile la battaglia contro la fame bisogna promuovere l’uguaglianza tra i generi e ascoltare la voce delle donne a ogni livello decisionale». In altre parole se le donne delle zone rurali avessero le stesse opportunità degli uomini
(accesso alla terra, alla tecnologia e al credito) la produzione agricola aumenterebbe e si ridurrebbe notevolmente il numero di persone che soffrono la fame.
L’ affermazione non deve stupire: giova sempre utilizzare le risorse intellettive e umane di tutta la società invece che di una piccola parte.
Eppure la società maschilista resiste.
Propone a seconda delle latitudini la donna col velo, in burka, topless, tanga, però sempre a misura di uomo. Una donna docile sia che si occupi della famiglia che faccia parte dell’ harem.
E’ ora di dire, senza rabbia ma con determinazione che le donne in tutto il mondo aspirano a libertà, dignità e rispetto, all’accesso all’istruzione e al lavoro, all’assistenza nella cura e nell’educazione dei figli.