Il Salone Agroalimentare Ligure è un’ottima iniziativa perché valorizza i prodotti tipici della nostra agricoltura e sostiene quindi un’attività capace di mantenere in equilibrio il nostro delicato territorio.
Alcuni spazi però dovrebbero ospitare per tutto l’arco dell’anno quelle piante che sono la vera risorsa della nostra cucina.
Chi visita il Salone ha occasione di vedere quello che secondo noi è uno spazio ideale: i Giardini Gallesio.
Siamo ormai alla ricorrenza decennale del recupero definitivo del Complesso Conventuale di S. Caterina in Finalborgo ( l’ultima fase dei lavori ha coperto il periodo tra il 1995 e il 2001).
Ma dopo dieci anni dalla fine di questi lavori, dobbiamo rilevare lo stato di abbandono di quello che gli architetti progettisti chiamarono il “Giardino delle Mura”,per noi “Giardini Gallesio”.
Infatti per i progettisti questo spazio avrebbe dovuto essere un omaggio a Giorgio Gallesio, agronomo e studioso finalese di fama internazionale. Charles Darwin stesso scrisse di lui con riconoscenza.
Il giardino è adiacente ai locali della Biblioteca Civica e avrebbe dovuto ospitare numerose piante di agrumi, proprio perché su questo tipo di piante Gallesio fece le sue ricerche e i suoi esperimenti più importanti.
La grande serra in ferro e vetro, appoggiata alle mura cittadine avrebbe dovuto ospitare anche una collezione di essenze esotiche tropicali,noi riteniamo invece che al posto di piante a noi estranee debbano essere messe a dimora quelle tipiche locali,sempre in omaggio a Gallesio che le curò e le descrisse.
I numerosi frequentatori della Biblioteca e del Museo Archeologico(adiacenti al Giardino) potrebbero, per tutto l’arco dell’anno, conoscere ed apprezzare le risorse della nostra agricoltura in un’area che invece oggi è in desolante abbandono.
Lo spazio è pubblico e conosciamo le difficoltà degli Enti pubblici in questo momento, ma è mai possibile che in dieci anni non si sia trovato almeno un vivaista disponibile a sponsorizzare questo angolo di grandissimo rilievo, già attrezzato in uno dei “Borghi più belli d’Italia”, oggi frequentato da moltissimi cittadini e turisti per le molte manifestazioni culturali (musica, teatro, mostre, convegni e fiere)?
