La grande affluenza di pubblico, sabato scorso 4 maggio, alla Sala Boncardo, per la premiazione degli studenti che hanno frequentati i corsi di ceramica della Prof.ssa Patrizia Vallone ci convincono ancora una volta della necessità di potenziare questo tipo di attività nella Scuola Statale della nostra Città.
Gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, hanno ritirato raggianti i premi consegnati loro dalle autorità presenti ed abbiamo visto diversi genitori commossi.
La tradizione finalese delle Attività Parascolastiche ha radici lontane.
Nel Bilanco Comunale del 1977, dopo circa due anni di sperimentazione – effettuati dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione di allora ( la Prof.ssa Vallone già collaborava per queste nuove attività) – si leggeva:
“Si è ritenuto di prevedere per questo anno uno stanziamento globale di Lire 20 milioni per l’attuazione di attività parascolastiche nella Scuola dell’obbligo, considerate quali attività scolastiche integrative e al tempo stesso anticipatrici della Scuola a tempo pieno, che costituisce uno degli obiettivi di fondo di questa Amministrazione. Nell’ambito di tali attività sono in funzione corsi comunali pomeridiani organizzati con la collaborazione degli Organi Collegiali della Scuola concernenti le seguenti discipline:
educazione musicale, educazione artistica (disegno, pittura, modellaggio), educazione fisica nonché corsi di nuoto presso la piscina comunale.
Dal numero delle famiglie che hanno chiesto l’ammissione dei loro figli ai corsi si può dedurre che l’iniziativa abbia avuto pieno successo e che corrisponda quindi alle attese della cittadinanza.
Nell’anno scolastico prossimo, anche sulla base dell’esperienza acquisita, sarà studiata la possibilità di ampliare le discipline di insegnamento esaminando l’opportunità di un maggior decentramento di tali corsi ove le strutture lo consentano.”
Tenuto conto degli anni trascorsi, possiamo dire che l’impegno economico dell’Amministrazione Comunale di allora fosse veramente grande (in proporzione, la cifra ai giorni nostri potrebbe aggirarsi sui 50 mila euro). Dobbiamo invece constatare come la mano pubblica tenda progressivamente a dirottare risorse verso la scuola privata, sottraendo possibilità di potenziamento per servizi significativi nella Scuola Statale Pubblica.
Lungi da noi l’idea di depotenziare le attività che riscuotono tanto successo. Riteniamo necessario un potenziamento e una giusta perequazione verso l’alto – garantendo lo stesso livello di servizi in tutte le scuole dell’obbligo del Finale, seguendo l’impostazione originaria.