La Piaggio ha chiesto di rivedere il progetto già approvato per motivi economico/finanziari. Ha trattato con il Comune lo scambio di alcune aree di prestigio (colonia rivetti, istituto alberghiero…) e ha presentato un progetto completamente differente.
Tutto questo è stato discusso con Comune e Regione senza che venisse depositato alcun progetto ufficiale. Il sito del comune riporta ancora i vecchi elaborati, con le osservazioni discusse in consiglio comunale e cita come consulente del comune il pluriinquisito Archittetto Casamonti.
Il progetto Piaggio, 70.000 metri quadrati di nuove costruzioni ( corrispondenti a più di 1300 nuovi alloggi) è stato gestito in questi ultimi mesi come una compravendita fra privati.
Addirittura l’ assessore regionale all’ urbanistica Marylin Fusco ha dichiarato “…Vedendo la nuova ipotesi progettuale e considerato il trasferimento del polo scolastico all’interno dell’area, posso dire che siamo a buon punto.” Ma quale ipotesi progettuale, se non è stato presentato ancora nulla?
Eppure a pochi chilometri da Finale si amministra in modo differente, aprendo il confronto con la popolazione senza paura delle opinioni dei cittadini, anzi allargando il dibattito anche ai turisti abituali. A Celle il Comune ha chiesto e ottenuto che gli imprenditori a presentino alla popolazione il progetto di una grossa operazione immobiliare organizzando una serie di dibattiti pubblici coordinati da un soggetto terzo indipendente che ha il solo scopo di far capire e conoscere il progetto. A Celle i cittadini sono diventati protagonisti del cambiamento della città.
A Finale Ligure la giunta Richeri tratta in gran segreto e i cittadini non possono essere nemmeno spettatori perché non sanno cosa si sta proponendo.
Una bella differenza che come Finalesi ci vede purtroppo perdenti.
La scelta di Celle, video http://www.creatv.tv/celle-ligure-al-via-la-democrazia-partecipativa/, mostra come sia possibile una gestione diversa del Comune in cui la politica non rifiuta il confronto e considera le opinioni dei cittadini e delle associazioni “una ricchezza per chi governa”.
Una gestione che dobbiamo chiedere anche a Finale Ligure.