Il ministro dell’ interno lancia l’ allarme sulle infiltrazioni mafiose in Liguria ed il comune di Finale Ligure dovrebbe prendere molto sul serio questo richiamo all’ attenzione.
Nel 2009, in occasione della messa in sicurezza del fiume Sciusa, i lavori della movimentazione terra furono presi dalla Scavo – Ter i cui proprietari sono stati arrestati per Riciclaggio, corruzione, evasione fiscale, falso in atto pubblico. Nella loro abitazione, lo scorso Dicembre, era stato arrestato un personaggio originario di Africo ritenuto responsabile di associazione mafiosa e di aver condizionato le elezioni amministrative regionali tenutesi nella primavera 2010 in Calabria.
Evidentemente Finale non può considerarsi immune dal rischio di contaminazione mafiosa e occorre fare qualcosa di più che attenersi agli obblighi di legge per arginare un fenomeno che potrebbe degradare il nostro territorio.
Un fenomeno, è bene ricordarlo, che ci costa trecento miliardi di euro annui, come ci ricorda un interessante articolo del fatto quotidiano.
Potremmo cominciare con il promuovere una cultura dell’ antimafia: all’ inizio del nostro mandato avevamo proposto l’ adesione del Comune di Finale Ligure all’ associazione Avviso Pubblico (www.avvisopubblico.it) che promuove la formazione civile contro le mafie. Si tratta di un’Associazione nata nel 1996 con l’intento di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati.
Recentemente ha istituito gruppi di lavoro sui seguenti temi: 1) appalti, racket e usura; 2) beni confiscati e sostegno alle cooperative; 3) comuni sciolti per mafia; 4) corruzione; 5) giovani e cultura; 6) sicurezze.
Nonostante il Sindaco avesse mostrato interesse, in quasi tre anni la giunta Richeri non è riuscita ad aderire a questa importante rete e nemmeno a mettere in pratica la proposta del consigliere Piccardi di intitolare una strada ai caduti per mafia.
Il dibattito con Nando Dalla Chiesa promosso dal gruppo PerFinale, non ha visto la partecipazione di nessun membro della maggioranza.
Ora auspichiamo che dopo l’ allarme del ministro degli interni, questa maggioranza voglia risvegliarsi e prendere atto che esiste un rischio di infiltrazioni mafiose che occorre contrastare anche in Liguria.