Progetto Piaggio: gli indirizzi della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici.

Rendering da Finalborgo

Si è conclusa una prima Conferenza dei Servizi convocata dalla Regione Liguria sul Progetto Piaggio. Registriamo alcune autorevoli prese di posizione:

L’ Assessore Regionale all’Urbanistica –Marylin Fusco- dichiara: “Sono state presentate le modifiche richieste dalla Soprintendenza che verranno recepite anche dal Comune di Finale Ligure”.

Il Dott. Ponchia – Amministratore Delegato della Finalmare – afferma: “è necessario mettere a posto alcuni elementi progettuali, quali la messa in sicurezza del torrente Pora e le bonifiche ambientali”. Si riferisce certamente alla sistemazione degli argini, al nuovo ponte della ferrovia ed ai terreni dell’area industriale che sono fortemente inquinati.

Il Sindaco Richeri esprime soddisfazione per la riduzione delle altezze degli edifici fronte mare e perplessità circa le soluzioni adottate per la viabilità. Evidenzia, inoltre, incertezze circa la finanziabilità di alcune opere pubbliche. Infatti non è ancora chiaro chi si farà carico delle spese per la costruzione del nuovo “Polo scolastico”.

Ma se la riduzione delle altezze sarà di circa 50 cm. (le prime indiscrezioni parlano di una riduzione da 24 metri s.l.m. a 23,50) non si capisce su cosa si basino gli elementi di soddisfazione per il Sindaco.

Si ribadisce, a questo punto, la validità del “rendering” (realizzato con l’aiuto di tecnici qualificati), nel quale si dimostra l’insostenibilità dell’impatto visivo per chi guarda i nuovi volumi da Finalborgo verso il mare. Si aspetta ora che altri tecnici dimostrino una realtà progettuale diversa, traguardando dallo stesso punto di osservazione.      

 

 

Circa le caratteristiche degli edifici vista mare, del nuovo progetto, si tratterebbe di “un unico complesso squadrettato”(sarà interessate vedere in pratica il significato di questa definizione).

A questo punto permangono tutte le perplessità già evidenziate, per il progetto precedente, dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici.

Rendering da Finalborgo

 

La Soprintendenza, nel bocciare l’elaborato presentato nei mesi scorsi, lo definiva “con una identità totalmente autonoma rispetto al tessuto urbano storico di Finale Ligure”. Parere condiviso da un ampio schieramento di tecnici.

Si dovrebbe avviare oggi un progetto finalmente in sintonia con il resto della città,tenuto conto , come ha più volte affermato la Soprintendenza stessa – che l’area Piaggio “è compresa tra elementi naturali estremamente significativi per la definizione dell’identità di Finale Ligure – quali il mare, il torrente Pora, la falesia di Caprazoppa e le viste panoramiche che si godono da punti emergenti e significativi di grande fruizione pubblica quali Castel Gavone, le pendici di S. Bernardino – e il suo carattere deriva dall’unione inscindibile di questo paesaggio naturale con il paesaggio costruito, frutto dell’azione dell’uomo”.

Non si può che essere in completo accordo con la Soprintendenza quando dichiara ancora :la Convenzione Europea sul Paesaggio richiede di riconoscere il paesaggio stesso come componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale, fondamento della loro identità. Il Codice stabilisce che la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale, del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura”.

Il fatto che a chiusura della Conferenza dei Servizi non si parli minimamente di una riduzione dell’enorme quantità di volumi, ci obbliga a ribadire i rischi per una sproporzione inaccettabile tra l’edilizia residenziale generale e la quantità abnorme di seconde case.

La stessa Soprintendenza, a commento del precedente progetto, più volte rileva come “la progettazione di una parte di città nell’area Piaggio necessiti di un disegno che induca un uso appropriato e continuativo che non accentui una marginalità inevitabilmente legata ad un uso di residenze temporanee o una privatizzazione di spazi della città assimilabile ad un modello di “resort” a scapito di una forma urbana integrata e armoniosa”.

In conclusione, si auspica il rispetto puntuale delle valutazioni della Soprintendenza invitando la stessa ad insistere sulle giuste prescrizioni – specialmente là dove afferma che “per dimensioni, pregio del contesto naturale e rapporto con l’edificato, il nuovo insediamento può costituire un significativo modello di espansione urbana in ambito ligure, ma solo a patto di farsi carico di tutte le questioni relative agli elementi citati”, ovvero: impatto paesaggistico, volumi eccessivi di seconde case, collegamenti con il contesto urbano adiacente e con l’area delle ex cave Ghigliazza.

Tutti elementi vitali che si aggiungono alla bonifica dei terreni, al rispetto dei “Piani di Bacino”, al ponte e al raddoppio della linea ferroviaria,alla viabilità,alla realizzazione dei nuovi alberghi, al nuovo “Polo scolastico”collegato ad un “Centro Culturale” che conservi la memoria storica dell’ Industria Piaggio, patrimonio irrinunciabile per la comunità di Finale.

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