Lunedì La Stampa ha pubblicato le dichiarazioni di Giuseppe Ferrando, attraverso la sigla rinnovafinale. Sebbene gli attacchi personali siano la degenerazione della politica e servano solo a confondere e non a chiarire i problemi, occorre fare alcune precisazioni…
Le dichiarazioni farneticanti di Giuseppe Ferrando, attraverso la sigla di Rinnova Finale, alzano un polverone funzionale solo a nascondere i problemi cruciali che Finale dovrà affrontare nei prossimi mesi.
Nell’ ultimo articolo Ferrando mescola informazioni errate e accuse non circostanziate. Fumo appunto.
Inizia definendo portavoci dei Verdi prima Simona Simonetti e ora Tiziana Cileto. In realtà siamo accumunate da aver rappresentato in consiglio comunale la lista PerFinale che era sostenuta da Verdi e Rifondazione ma che non ha mai ricevuto da questi partiti ordini di scuderia. Era ed è una vera lista civica, che ha messo in pratica l’ alternanza del consigliere a metà mandato per sottolineare proprio l’ importanza del gruppo e il “non-attaccamento” alla poltrona. Simona Simonetti è la presidente provinciale dei Verdi mentre Tiziana Cileto non ha mai avuto tessere di partito. Invitiamo tutti a riflettere su quali altri partiti avrebbero trovato naturale che un “loro” consigliere fosse sostituito da un esponente della società civile. Credo nessuno. Invece PerFinale lo ha fatto proprio perchè in comune non c’era un esponente dei verdi ma un esponente di quel gruppo civico si era presentato alle elezioni. Non balliamo tra opportunismo e populismo come sostiene Ferrando, che forse dovrebbe ripassare il vocabolario italiano e soprattutto non abbiamo dirigenti in regione a cui chiedere le dimissioni.
In futuro non risponderemo alle provocazioni di Ferrando perchè servono solo a nascondere i veri problemi della città. Ferrando denigra le persone per non entrare nel merito della questioni.
Al contrario Finale ha bisogno di occuparsi con concretezza, raziocinio e lungimiranza della questione Piaggio.
Tiziana Cileto
Simona Simonetti