L’arte sacra del Finalese: un patrimonio da valorizzare

Anche i turisti, oltre ai cittadini finalesi, si possono accostare in modo laico al patrimonio di Arte Sacra, consapevoli della ricchezza di significati che solo chi ne conosce a fondo la storia riesce a capire.

La Lista “Per Finale” vuol mettere in evidenza oggi questo aspetto forse poco considerato.

Da molti anni non si parla più del destino di quella ricchezza, religiosa e culturale, che consiste in opere d’arte e manufatti di grande bellezza e valore artistico:

Paramenti rinascimentali e barocchi, pianete e piviali in seta, oggetti d’uso liturgico in argento (reliquiari,candelieri,croci, ostensori), ex-voto in oro e argento appartenenti alle Basiliche di San Giovanni Battista in Finalmarina e di San Biagio in Finalborgo.

Basilica di S. Giovanni Battista

Qualche anno fa a Palazzo Ducale in Genova vennero esposti paramenti di seta, provenienti da Finale, che suscitarono ammirazione. Nello spesso periodo vi fu l’esposizione – nella Basilica del Rione Marina – della grande lampada in argento (altezza di 2.6 metri per 22 chilogrammi di peso) detta di San Giovanni Battista (realizzata nel 1789 ), dedicata alla Madonna protettrice di Finalmarina, arricchita da medaglioni sbalzati e cesellati, dono della famiglia italo-spagnola dei Solesio che, in seguito ad una attività imprenditoriale di grande successo (produzione di carte da gioco molto popolari in Italia e in Europa), decise di lasciare in Finale un segno di riconoscenza.

Gli oggetti sacri sono stati realizzati da artigiani finalesi utilizzando l’argento estratto dalle miniere di Bric Gettina, presso Melogno, nel Comune di Rialto. Il minerale argentifero veniva poi portato per l’estrazione del prezioso metallo in Località “Ferrera”. In quel luogo veniva anche lavorato il minerale di ferro proveniente dall’isola d’Elba.

Quindi sono molte le opere d’arte nascoste, che rimarranno tali se non si seguirà l’esempio di altre comunità liguri dove si è deciso, giustamente, di mettere in mostra un patrimonio capace di suscitare ammirazione tra i residenti e un richiamo per i turisti che apprezzano questa forma di arte.

In Savona e Albenga esistono Musei d’Arte Sacra, recentemente ampliati, con esposizione di tessuti manufatti in finissima lavorazione e arredi d’uso liturgico.

Anche Finale Ligure merita la valorizzazione di un patrimonio comune che è necessario sottrarre all’inesorabile deterioramento dovuto al trascorrere del tempo.

I locali idonei, dotati dei necessari sistemi di sicurezza, potrebbero essere individuati, oltre che in locali adiacenti agli edifici religiosi, anche nel Complesso Monumentale di S.Caterina.

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