Eccoli gli alberi giustiziati. Malati? Sicuri? Leggete la relazione con attenzione. RelazioneAgronomoPiniStazione
La relazione reputa imprescindibile l’abbattimento del cedro, mentre per il pino il rischio era considerato “C-MODERATA” e si consigliava semplicemente la rimozione della branca esposta e un ricontrollo con cadenza annuale.
Questi monumenti della natura hanno un valore economico di circa 20-30 mila €.
Ribadiamo: gli alberi, come gli umani, si possono curare.
Qualche anno fa, a Valle Ponci, durante una piena del fiume causata dalle forti piogge, un grosso noce (alto circa 8/9 metri) posizionato nell’alveo, si è abbattuto (ABBATTUTO, non semplicemente inclinato!). Con l’aiuto di un trattore l’ho rialzato in piedi e successivamente assicurato tramite due cavi d’acciaio messi in tensione. Dopo tre anni il noce non aveva più bisogno dei cavi d’acciao, e oggi sta benissimo: ha ritrovato la sua naturale posizione eretta, ha continuato a crescere e le sue radici si sono consolidate. A dimostrazione che non c’è bisogno di tagliare un albero solo perché è inclinato. Il taglio indiscriminato degli alberi della Stazione è stato semplicemente un crimine.
mi scuso con il ritardo con cui ho abilitato qs. commento. Purtroppo i commenti devono essere approvati per impedire lo spam e non ho sempre tempo di controllarli.