Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’adesione al “codice etico per la buona politica” dell’ associazione
Avviso Pubblico proposta da PerFinale. La carta redatta da esperti e giuristi che stabilisce un codice di condotta degli amministratori pubblici.
Regole di buonsenso che vanno ben oltre gli obblighi di legge:
divieto di ricevere regali, contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo e alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell’attività politica, nomine basate esclusivamente sul merito, piena collaborazione con l’autorità giudiziaria in caso di indagini, obbligo di rinuncia alla prescrizione e alle dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravissimi reati di mafia e corruzione.
Adottare e soprattutto mettere in pratica questa carta è impegnativo ma importante perchè costituisce un impegno forte e deciso contro quel degrado della politica che ha portato alla dissoluzione del senso dello Stato. Di fatto la trasparenza che la carta promuove combatte proprio la politica malata che assume decisioni pubbliche in luoghi privati trasformando la gestione della cosa pubblica in “borsa” degli interessi individuali di pochi che si impadroniscono dei BENI COLLETTIVI sottraendoli alle comunità ed emarginando chi non ha “potere di scambio”.
La carta sancisce un impegno civile condiviso fra amministratori pubblici e cittadini elettori, consentendo a quest’ultimi di esercitare un controllo democratico sull’operato dei rappresentanti che, con il loro voto, hanno eletto.
La carta proposta da PerFinale è stata recepita con convinzione da maggioranza e minoranza.
Il gruppo cinque stelle l’ha definita perfettamente rispondente ai loro principi. L’adesione ad Avviso Pubblico era stata approvata nell’amministrazione Richeri ed è stata sostenuta dal gruppo Finale Sempre. La maggioranza Frascherelli l’ha votata senza esitazioni.
La carta a cui si è aderito è proprio una serie di regole e vincoli per gli amministratori locali (consiglieri e assessori) per contrastare quei comportamenti clientelari di favoritismi ed interessi personali che sono il punto di partenza della corruzione e dell’infiltrazione mafiosa.