Sono utili gli alberi, utili e belli. Utili perché sono grandi fornitori di “servizi ambientali”. Un singolo albero fornisce ossigeno per 10 persone ed è in grado di assorbire, a seconda delle dimensioni, da 7 a 12 kg. di emissioni di CO2 all’anno. Inoltre, riducono l’inquinamento acustico e possono farci risparmiare sino al 10 % del consumo energetico.
Gli alberi in altre parole fanno diventare una città più bella. Eppure a Finale Ligure li tagliamo e non li sostituiamo. Se vi sono alberi malati, arriva implacabile la sega. Poi il tronco tagliato resta per anni abbandonato, uno dei tanti simboli dell’ incuria della nostra città.
Questa giunta esordì nel suo primo mandato con i tagli dei pini marittimi in piazzetta Montale, motivato dalla caduta delle pigne. Continuò tagliando tutte le tamerici dei porto di Finale ed abbattendo gli antichi e rigogliosi Lecci di via Saccone per piantarvi delle Palme che oggi a 8 anni dall’ intervento sono ancora gracili e poco ombrose. Si spesero dei soldi pubblici per sostituire alberi rigogliosi con altri più fragili e minacciati da un parassita tropicale (il punteruolo rosso) che puntualmente oggi sta attaccando le nostre piante.
In via Brunenghi, un maldestro intervento di rifacimento dei marciapiedi, ha provocato la morte di 3 pini marittimi.
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l’implacabile distruzione del bosco urbano di Finale.
In altre parole con la giunta Richeri la nostra città è diventata più brutta e più grigia. Invece Finale Ligure dovrebbe diventare più verde e più bella. La filosofia della gestione della città deve essere ribaltata passando dal grigio del cemento al verde della natura, dall’ attenzione ai problemi delle auto all’ attenzione al benessere di cittadini e turisti.
Finale Ligure è passata da essere la cittadina con verde pubblico piu’ ammirato nel savonese al degrado attuale in pochi anni.