Il 7 Novembre del 2009, il Sindaco di Finale dichiarò con “può sembrare che il Comune di Finale, in piena controtendenza rispetto ai tempi, sia ottusamente legato a vecchie convinzioni che lo portano a contrastare la realizzazione del Parco del Finale. In realtà così non è…non siamo assolutamente contrari all’istituzione di un presidio ambientale che tuteli e salvaguardi ancor più il nostro.ambiente.” aggiungendo «Quello su cui non concordiamo è il modello organizzativo, così come inteso dalla attuale Legge regionale, e cioè un carrozzone pubblico, con tantodi presidenti, direttori, assemblee, comitati e quant’altro, che si propone come ulteriore ostacolo e balzello tra la volontà di fare e la possibilità di realizzare”.
La giunta di centro destra Finalese, secondo questo ragionamento, non aderiva al Parco per non avere sul territorio un ente inutile.
Con molto coraggio l’ assessore regionae all’ ambiente ha proposto per il Comune di Finale una legge speciale che permetteva la gestione del Parco Regionale con un consorzio di Comuni, secondo il modello Lombardo. Eliminando quindi quella gestione condivisa del Parco, che vede esperti universitari, associazioni ambientaliste, comuni collaborare per la gestione di tutti I parchi liguri e che funziona egregiamente.
Ma la disponibilità dell’ assessore regionale invece di spianare la strada al Parco che Finale aspetta da 30 anni ha svelato l’ ipocrisia dell’ amministrazione di centro-destra che ha presentato motivazioni incomprensibili come il fatto che assessore fosse a fine mandato, o che anche Vezzi Portio o Feglino fossero contrari.
La disponibilità dell’ assessore regionale ha dimostrato in maniera semplice e chiara proprio quello che il Sindaco ha negato: Finale è guidata da una giunta che in piena controtendenza rispetto ai tempi, è ottusamente legata a vecchie convinzioni che la portano a contrastare la realizzazione del Parco.
Noi restiamo favorevoli non solo al Parco ma anche all’ ente Parco, infatti riteniamo incredibile che si consideri una minaccia il fatto che l’ ente parco abbia una assemblea, consultiva che permette a tutti i soggetti coinvolti di collaborare al funzionamento del Parco. Queste assemblee riuniscono cacciatori, ambientalisti, abitanti, ecc. Hanno uno scopo analogo a quello svolto dalla consulta ambiente-territorio o del volontariato nei confronti del comune di Finale: segnalano ed evedenziano punti di forza o problemi del territorio.
Pensiamo che sia sbagliato e sciocco rinunciare a due milioni di finanziamenti con i quali , per esempio, si potrebbe finalmente collegare le Manie alla rete fognaria eliminando le fosse biologiche.