Il Maschilismo dei fatti

By 18 Febbraio 2010 Ultime No Comments

Che cos’è il maschilismo? parlare male delle donne, denigrarle?

No o comunque non solo.

 Esiste anche un maschilismo dei fatti: che si applica con molte belle parole.

Finale ne è un esempio: la popolazione di Finale L. è costituita in maggioranza da donne: circa 600 in più rispetto agli uomini(ab.11676-donne 6122-uomini 5554).
La maggioranza di centro destra non ha donne: nè assessori, nè consiglieri.
Questo nonostante il Comune di Finale Ligure aderisca alla “Carta Europea per le Pari Opportunità”  che chiede di lavorare per una società fondata sulla parità tra uomo e donna, in quanto questa parità rappresenta “la chiave del successo economico-sociale, non soltanto a livello europeo o nazionale, ma anche nelle nostre Regioni e nelle nostre Città”.

Dopo pochi mesi dalle elezioni, la Giunta – che aveva dichiarato un programma di cose mirabili – vede un importante scambio di deleghe e ingressi ma di nuovo ed ancora non vi è posto per la componente femminile maggioritaria nella Città.

 

Forse i litigi che hanno provocato questo strano rimpasto a pochissimi mesi dalle elezioni, hanno fatto dimenticare ai Consiglieri della maggioranza che il Comune di Finale L., come molti altri Comuni della Provincia di Savona, hanno sottoscritto un impegno che recita: “i firmatari riconoscono il principio della rappresentanza equilibrata di donne e uomini in tutte le istituzioni elette che assumano decisioni pubbliche”,   a parole avviamente.

Nei fatti le donne stanno fuori.

Lo Statuto del Comune all’art. 16 dice: “Possono essere nominati Assessori anche cittadini non facenti parte del Consiglio Comunale”.  Per nominare una donna assessore basta volerlo. A quanto pare l’ attuale amministrazione non lo vuole, vanificando così nei fatti tante belle parole.

 

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