E’ l’ assalto dei barbari a quattro ruote, strafottenti, sempre alla ricerca di nuove zone da conquistare per il parcheggio selvaggio. Parcheggiano in doppia fila, sulle strisce pedonali, sul marciapiede o in mezzo alla strada, fregandosene del prossimo. La guida incivile, non è frenata dalla presenza di posteggi a 50 o 100 metri di distanza. Davanti ad alcuni bar si pratica la seconda fila solo per prendere il caffè senza percorrere + di 3 metri. Davvero c’è bisogno di arrivare con la macchina di fronte al bar per bersi un caffè?
Ora le auto hanno conquistato il sagrato della chiesa dei Frati. Di giorno vi sostano i mezzi di un impresa edile che lavora a fianco alla chiesa di notte vi parcheggiano auto e motorini.
Una chiesa bella e preziosa, il cui insediamento inzia nel 1582, eretta su una pieve del V secolo DC. Usata come posteggio. Sarebbe come usare un tessuto prezioso per pulire il pavimento, o un quadro di leonardo per tappare un buco nel muro. Perchè questa insensibilità?
Il gruppo PerFinale ha presentato un’ interrogazione all’ assessore competente e spera che questa sosta selvaggia più strafottente di altre venga immediatamente impedita e che muova nell’ amministrazione una attenzione per il rispetto dei luoghi da parte degli automobilisti.
I casi di prevaricazione automobilistica non mancano in tutto la nostra città, ne citiamo alcuni per inziare un’ opera di sensibilizzazione:
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Davanti all’ ingresso della stazione, a volte la situazione diventa paradossale, perchè si erge un muro di auto in sosta che impedisce l’ acceso dei taxi, degli autobus e perfino dei passeggini.
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Nella Piazza Vittorio Emanuele II le auto si accalcano in 3 o 4 sull’ unico posto handicappati, senza averne il minimo diritto, mentre i motorini tracimano verso il viale.
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A Finalpia la sera il Viale, non viale che congiunge il molo al viale è preso d’ assalto.
…… ecc. aspettiamo i vostri suggerimenti o le vostre foto per un nuovo e approfondito dossier sul posteggio selvaggio. Perchè per cambiare un comportamento, prima bisogna conoscerlo.