Ieri a Varigotti è stato presentato il progetto Tre Terre, per valorizzare, preservare e salvaguardare Finale, Le Manie, Varigotti, Noli.
Il fatto che abitanti e ospiti si spendano per chiedere di voler bene alle nostre terre e preservarle amarle e curarle come facevano i nostri avi invece di sconvolgerle con il cemento ci fa piacere.
Per questo vi proponiamo il manifesto delle 3 Terre:
Quel tratto di costa, che si stende tra Punta Vescovado e Punta Castelletto ed ha ad immediato entroterra l’altopiano de Le Manie, è tra i più incantevoli del Ponente ligure. I Romani lo chiamavano «Costa Balenae» in riferimento ai grandi cetacei, giganti e gentili, che essi scoprivano abitare quel punto di mare.
Anche oggi queste terre appaiono tra le più affascinanti.
I borghi di origine romana e bizantina di Noli e Varigotti costituiscono i nuclei più importanti, con alle spalle le frazioni di Voze ed Isasco. Noli, antica Repubblica marinara, è ricca di emergenze storiche: San Paragorio, il Palazzo del Capitano, il Palazzo Vescovile, la loggia medievale, le Torri. Varigotti, perla del ponente, presenta una straordinaria mescolanza di memorie importanti e bellezze naturali: la baia saracena dal mare color smeraldo, la spiaggetta accessibile solo dal mare, la antica Chiesa di San Lorenzo, le case colorate del borgo vecchio, a ponente insediamenti di tipo mediterraneo dei tempi delle antiche invasioni.
A levante l’isolotto di Bergeggi con il parco marino sottostante. La via Aurelia, sinuosa sul mare, e la strada provinciale delle Manie serpeggiante a mezza costa sono i due nastri viari orizzontali; ma una fitta trama di sentieri li congiunge sui versanti collinari, raggiungendo siti e memorie di antichi insediamenti, civili e religiosi. L’altopiano de Le Manie ne completa la bellezza con il suo territorio caratterizzato da fenomeni carsici provocanti meandri e grotte già in età paleolitica, le suggestive valenze paesaggistiche, le zone incontaminate apprezzate dagli appassionati di mountain bike o di parapendio, case tipiche.
Come il Levante ligure ha le sue Cinque Terre, così il Ponente può legittimamente aspirare alle Tre Terre, dalle prime mutuando la consolidata esperienza in materia di servizi. Questi i punti di partenza:
1Un utile punto di avvio per la rilettura del territorio è fornito dalla recente approvazione regionale di una galleria tra Capo Noli e la baia dei Saraceni, realizzabile nel prossimo triennio. Oltre ad agevolare il percorso automobilistico, la galleria consentirà di riconvertire l’attuale sinuoso tracciato dell’Aurelia a fini ciclabili e pedonali. Il percorso ciclabile e pedonale potrebbe essere ripreso a Varigotti, utilizzando l’insediamento dell’ex ferrovia o la via degli ulivi o ampliando verso il mare la passeggiata con una copertura unica a sbalzo, da usufruirsi come tetto delle cabine sottostanti e contemporaneamente pista ciclabile e pedonale.
2 Il tracciato dell’Aurelia riorganizzato a fruizione ciclabile e pedonale, liberando utili spazi di sosta e di usufruibilità panoramica, consentirebbe anche la creazione di zone watching-scenery con oasi attrezzate di avvistamento cetacei e di vista panoramica.
3 Leggere seggiovie potrebbero agevolare il raggiungimento degli antichi insediamenti, presenti nel tratto tra il mare e l’altopiano.
4 Quanto alla godibilità della costa, si progetti un collegamento anche via mare, grazie a due pontili, l’uno a Noli e l’altro a Varigotti, dove piccoli operatori del settore o comunque privati con le proprie barche possano curare lo spostamento dall’uno all’altra località, così da vivacizzare commercio e turismo, magari con incentivi nelle ore del tramonto.
5 I sentieri, che dal mare giungono alle Manie, una volta ben segnalati e tenuti, hanno bisogno di radicale risistemazione. Alcuni, abusivamente interclusi in proprietà private, sbarrano illegittimamente la salita all’altopiano, al faro, alla torre di avvistamento e non consentono più di assaporare i profumi di macchia mediterranea né di ammirare un panorama mozzafiato.
6 La presenza di un presidio Slow Food a Noli e di una cucina d’eccellenza può essere valido argomento per avviare la procedura per il riconoscimento di «Costa Slow».
7 Si individuino le eccellenze dell’offerta ricettiva, ristorativa e commerciale così da costituire un «Club di prodotto», associando valenze ambientali e paesaggistiche a modelli di ospitalità e di offerta turistica orientati da una carta di servizi.
8 Si incentivino studi e progetti valorizzanti i percorsi spirituali, artistici e culturali delle Tre Terre, mettendo a sistema il patrimonio in esse esistente e prevedendo borse di studio o premi in particolare per i giovani.
La Giunta Regionale Ligure ha di recente varato disposizioni di tutela e salvaguardia di alcuni paraggi ed aree del territorio ligure. Chiediamo che valuti le nostre proposte.