Il“Parco di San Bernardino” per il turismo finalese

Un rapporto della Commissione Europea (segnalato da Legambiente) dice che il turismo basato sulle risorse ambientali ha una prospettiva di sviluppo tre volte superiore rispetto agli altri settori.

Per questo si ritiene doveroso segnalare come l’ Amministrazione Comunale di Finale L. ,con un recente provvedimento, abbia fatto cadere sulle spalle di tutti i cittadini i costi riguardanti viabilità (manutenzione e pulizia delle strade), illuminazione e gestione di tutti i servizi della “Lottizzazione San Bernardino”, con una spesa annua di circa 50.000 Euro.

Dopo una verifica attenta degli impegni assunti a suo tempo dall’Immobiliare Milanese verso il Comune di Finale, si è scoperto come l’accordo formalizzato nel lontano 1978 e che consentì di costruire circa 200.000 mc. di case, sia ancora da onorare in altre parti molto importanti:

Il passaggio all’Amministrazione Pubblica finalese dei costi citati era si compresa nell’atto d’obbligo tra la Società Milanese e il Comune, ma soltanto dopo una completa sistemazione della piena efficienza di tutte le strutture collegate (pali della luce, rete delle acque nere e delle acque bianche, fondo stradale, ecc.),cosa che è avvenuta solo in parte.

Il problema delicato è che nello stesso accordo venne chiaramente preso l’ impegno di cedere alla comunità finalese, “a titolo gratuito”, tutti i terreni dell’altopiano non interessati alle costruzioni e con perenne vincolo di inedificabilità.

Inspiegabilmente, questa parte dell’accordo, che sarebbe una grande opportunità per il turismo locale, non è stata ancora definita da nessuna delle passate Amministrazioni, nonostante lo scorrere degli anni.

Nell’atto sono elencate in modo preciso le particelle catastali che riguardano un comprensorio “di aree asservite avente una superficie complessiva di 1.107.094 mq.”

Di tutta questa vasta area, la porzione vincolata, non edificabile, sarebbe diventata ‘”Area Parco” e passata in proprietà al Comune di Finale per soddisfare le necessità di turismo sportivo-ambientale. Infatti, come si può leggere in modo chiaro nell’ “atto d’obbligo”:

tutte le aree verranno attrezzate a “Parco” a cura e spese della società S. Bernardino e, quindi, dotate dei servizi e delle infrastrutture proprie di tale destinazione”.

Finale avrebbe a questo punto, a disposizione, un’ampia area pubblica attrezzata da utilizzare per tutte quelle attività sportive che si dimostrano sempre più importanti per lo sviluppo di un turismo sostenibile, in armonia con il nostro entroterra.

La Giunta Richeri, pur essendo contraria alla realizzazione del “Parco Naturale del Finale”, non può mancare quest’ultima occasione per onorare gli impegni passati e realizzare un primo “Parco” al servizio del turismo, su di un’area di sua esclusiva competenza, stipulando eventualmente convenzioni con le tante società sportive impegnate con successo nelle attività “outdoor”.

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