Il movimento 5 Stelle di Finale ha inviato a SavonaNews un comunicato rabbioso contro la lista PerFinale etichettandola come “Lista dei Verdi di rabbia”.
Un doppio errore perchè PerFinale non è la lista dei Verdi e la rabbia nel nostro gruppo non sappiamo nemmeno cosa sia. Siamo un gruppo coeso ed affiatato. Questa lista è nata a Finale Ligure dal desiderio comune di creare un’ alternativa all’ attuale modo di amministrare la città. Fra di noi vi è un comune obbiettivo sintetizzato nel nostro programma e vi sono sensibilità politiche differenti. Unità di intenti e pluralità di idee. A differenza di altri, non abbiamo dovuto aspettare nessuna approvazione da Roma o da Genova e pertanto non dovremo rispondere a nessun potere o dicktat esterno, mai. Di questi tempi non è poco.
In politica percepire l’antagonista come un nemico, innescando una spirale di odio ha portato a scrivere pagine tristi della storia italiana.
Non è un bell’ inizio quello del movimento 5 stelle di Finale: ha cominciato rifiutando il confronto democratico proposto dall’ ANPI e poi ha avvelenato il clima politico con accuse personali. Altre accuse viaggiano in rete nei confronti di Michele e Flavio Menardi e mi dispiacciono come quelle rivolte a PerFinale e a Stefano Rocca.
La politica con la P maiuscola si fa confrontando le idee, non denigrando gli antagonisti senza nemmeno guardarli in faccia, nascosti dallo schermo di un computer.
Riportiamo la discussione politica al giusto livello: lasciando fuori l’odio personale e facendo spazio al confronto di idee. Ispiriamoci di nuovo al quella democrazia del rispetto espressa nella nostra costituzione.
