Dal Secolo del 31 Maggio 2013
Piaggio,niente salvaguardia dei posti
Bocciato l’ordine del giorno (clicca per scaricare l’ odg) in difesa dell’occupazione dopo il trasloco, il Pd si astiene
Ha scatenato una vera e propria bagarre in consiglio comunale la presentazione dell’ordine del giorno da parte del gruppo “PerFinale”, mirato alla tutela dell’occupazione dell’azienda PiaggioAero Industries.
A spingere il consigliere di minoranza Tiziana Cileto a presentare il documento, che ha ottenuto il voto contrario dalla maggioranza, l’astensione del gruppo di minoranza “Sìamo Finale” (Pd) e la sola approvazione del capogruppo del Partito Comunista dei Lavoratori, oltre a quello del gruppo proponente, sono state le molte problematiche sia finanziarie che di assetto societario che stanno affliggendo l’azienda aeronautica.
Problematiche che hanno portato, già lo scorso dicembre, alla sospensione dei lavori di completamento del nuovo stabilimento a Villanova d’Albenga, e una settimana fa gli operai dello stabilimento di Sestri a protestare in piazza per la mancanza di un piano industriale.
Nell’ordine del giorno, veniva anche messo in risalto il fatto che la crisi finanziaria, unita alla possibilità concreta di un gruppo cinese interessato a produrre in Cina il P180, potrebbero portare ad una forte riduzione dell’occupazione e ad un ricorso all’esternalizzazione del lavoro. «Considerato che la creazione di nuove abitazioni, previste nel Puo, non risponde ad un’esigenza urbanistica della città di Finale bensì ad una necessità finanziaria dell’azienda per finanziare la delocalizzazione dell’azienda, – si legge nel testo – che Finale ha accettato di far realizzare un nuovo quartiere per trasferire una fabbrica al solo scopo di mantenere l’occupazione, che i condomini a Finale rimarranno per un minimo di 100 anni mentre non vi sono garanzie sulla durata dei posti di lavoro di Villanova e che il crono programma potrebbe riconfermare di subordinare il rilascio dei titoli edilizi al mantenimento del livello occupazionale, si chiede al consiglio comunale di impegnare il sindaco e la giunta per avere reali garanzie per il mantenimento dei livelli occupazionali affinchè i posti di lavoro trasferiti a Villanova restino tali per un congruo periodo di tempo».
«La mia intenzioone era quella di impegnare il consiglio e la giunta a far si che non si andasse avanti con l’iter di approvazione del progetto di riqualificazione fino a quando non ci sarà un piano industriale che garantisca il mantenimento dei posti di lavoro-spiega Tiziana Cileto, capogruppo di “Per Finale” – Ma il sindaco Richeri mi ha risposto che non sappiamo leggere il piano industriale e che si fida di quello che gli dicono i sindacati. Insomma, credo che non sarebbe stato un grande impegno da parte del consiglio accogliere l’ordine del giorno, ma un bel sostegno per i lavoratori che stanno vivendo nel limbo per la mancanza di un piano industriale».
Insomma, quello che Cileto chiedeva era una sospensione delle discussioni relative alla questione prettamente urbanistica sul progetto Piaggio e un maggiore impegno che affrontasse l’aspetto occupazionale. Fra l’altro,fu proprio il mantenimento dei livelli occupazionali l’unica motivazione che portò l’amministrazione Richeri, nell’agosto 2008, a firmare l’accordo di programma che oggi dovrebbe essere rinnovato, qualora venisse accettata la variante al progetto ancora in discussione.