Le polveri sottili, altamente tossiche, che fuoriescono dalle centrali a carbone, danneggiano la salute dei cittadini alla distanza di decine di chilometri dalla fonte di emissione.
Per questo, anche per i finalesi, è stato di grande importanza il confronto pubblico organizzato nei giorni scorsi a Zinola, dal Comitato “No al Carbone”, contro la centrale di Vado Ligure.
L’incontro ha visto protagonisti il Sostituto Procuratore di Torino -Raffaele Guariniello, il Dott. Valerio Gennaro, Medico Epidemiologo dell’IST e il Dott. Ugo trucco, Presidente dell’Ordine dei Medici, sul tema: “Inquinamento e reati ambientali – le nuove frontiere a tutela della salute nei posti di lavoro e nella vita quotidiana dei cittadini”.
Tra tutti gli argomenti trattati – che auspichiamo vengano trascritti e pubblicati in tempi brevi – vogliamo qui sottolineare alcuni punti fondamentali:
-La richiesta categorica, da parte del Dott. Guariniello, di una efficace e pronta applicazione della legge riguardante il reato di “disastro ambientale”. Secondo una giurisprudenza ormai più volte richiamata in diverse sentenze, il reato di “disastro ambientale” si verifica quando ci si trova di fronte “ad una massiccia contaminazione di siti mediante accumulo sul terreno, sversamento nell’aria e nelle acque di ingenti quantitativi di sostanze pericolose”.
Il Procuratore ha ricordato come questo tipo di reato sia contenuto addirittura nel Codice Rocco, ma sia purtroppo tutt’ora di difficile applicazione. Egli ha inoltre auspicato la rapida e necessaria costituzione di una Procura Nazionale specializzata in reati contro l’ambiente.
-Il Dott. Trucco ha evidenziato ancora una volta l’incontestabile pericolosità di tutti i siti in cui sono obbligati a convivere centrali a carbone e popolazioni. Esistono ormai migliaia di pubblicazioni che dimostrano evidenti danni alla salute di operai e comuni cittadini, costretti a vivere con questo tipo di impianti – tollerati per una mera speculazione economica che ignora volutamente il bene primario della salute.
Il Dott. Trucco ha ricordato come una via di uscita possa essere quella di una rapida trasformazione della centrale a carbone di Vado in una centrale a gas metano.
-Il Dott. Gennaro – Epidemiologo – ha messo in rilievo la consistenza dei dati statistici già in possesso delle autorità sanitarie. Dati che dimostrerebbero in modo inconfutabile la correlazione tra inquinamento ambientale e malattie tumorali – degenerative, riscontrate nelle popolazioni che vivono in prossimità di centrali a carbone e negli stessi lavoratori.
Alla luce di quanto emerso nella serata, è adesso auspicabile una rapida conclusione dell’inchiesta in corso presso la Magistratura Savonese, la quale avrebbe in mano ormai tutti i dati necessari per avviare le procedure di legge, come è avvenuto in altre regioni italiane (v. Porto Tolle, Civitavecchia, ecc.).